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Alternanza Scuola-Lavoro

In Italia, con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, l’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO viene disciplinata quale metodologia didattica del Sistema dell’Istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro. La finalità prevista è quella di motivarli e orientarli e far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro.

Con la Legge 107/2015, questo nuovo approccio alla didattica, rivolto a tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno, prevede obbligatoriamente un percorso di orientamento utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio.

La legge 30 dicembre 2018, n. 145, relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (Legge di Bilancio 2019) apporta modifiche alla disciplina dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, che vanno ad incidere sulle disposizioni contenute nell’articolo 1, commi 33 e seguenti, della legge 13 luglio 2015, n. 107.

A partire dall’anno scolastico 2018/2019, gli attuali percorsi in alternanza scuola lavoro sono definiti “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (PCTO) e sono attuati per una durata complessiva non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.

All’interno del sistema educativo del nostro paese l’alternanza scuola lavoro è stata proposta come metodologia didattica per:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

c) favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all’articolo 1, comma 2, nei processi formativi;

e) correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Attraverso l’alternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarità dei diversi approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell’impresa/struttura ospitante non sono più considerati come realtà separate bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e pieno della persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell’apprendimento.

Il modello dell’alternanza scuola lavoro intende non solo superare l’idea di disgiunzione tra momento formativo ed operativo, ma si pone l’obiettivo più incisivo di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate “sul campo”. L’autonomia delle istituzioni scolastiche e formative può trovare nei percorsi di alternanza una delle sue espressioni più concrete.

Il VECCHIa partire dall’ anno scolastico 2015-16, ha già intrapreso la strada dell’innovazione della propria struttura organizzativa, costituendo il COMITATO SCIENTIFICO. Esso riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della Scuola all’esterno e può contribuire a migliorare la dimensione organizzativa del nostro Istituto, collegando l’autonomia scolastica al più vasto sistema delle autonomie territoriali, per rispondere meglio alle sfide dell’innovazione.

Il COMITATO SCIENTIFICO ha assunto un ruolo strategico in ordine alla promozione dei percorsi PCTO (ex ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO), che il VECCHI  ha attivato a partire dall’ anno scolastico 2015-16 con le classi Terze, proseguendo nelle annualità successive, progressivamente, con tutte le classi del secondo biennio e del quinto anno.

 

  • PARTNER ESTERNI (ciascun partner di norma è associato a uno o più moduli di PCTO)
 Ordine degli Avvocati di Trani Modulo Avvocatura
Consiglio Notarile distrettuale di Trani Modulo Notariato
Archivio di Stato – sez. di Trani Modulo Archivi
Ordine degli Architetti della Provincia BAT Modulo Architettura
Ordine degli Ingegneri della Provincia BAT Modulo Ingegneria
Ordine dei Commercialisti della Provincia BAT Modulo Economia e Commercio
Istituto Nazionale Fisica Nucleare – BA Modulo Ricerca scientifica
Confindustria Bari/Bat Modulo cultura d’impresa
Presidente ITEL Telecomunicazioni S.r.l. Modulo Educazione all’imprenditorialità
Amministratore unico FARMALABOR S.r.l. Modulo Educazione all’imprenditorialità

 

  • SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO
 

·    Studenti, che partecipano a tutte le attività previste;

·    Comitato scientifico, regolarmente costituito che riveste un ruolo fondamentale per l’apertura della Scuola all’esterno e che può contribuire a migliorare la dimensione organizzativa del nostro Istituto, collegando l’autonomia scolastica al più vasto sistema delle autonomie territoriali, per rispondere meglio alle sfide dell’innovazione;

·    Organi collegiali, in particolare il Collegio dei Docenti e i Consigli di Classe delle Classi interessate, che opereranno le grandi scelte strategiche non secondo criteri “individuali” di scelta professionale, ma secondo criteri generali legati a un’analisi complessiva dei profili, oltre che a criteri di carattere logistico e organizzativo,

·    Partner;

·    Referente per l’Alternanza Scuola Lavoro con funzioni di coordinamento e co-progettazione;

·     Tutor interni ed esterni, che affiancheranno gli alunni e rappresenteranno sia l’Istituzione scolastica che gli Enti esterni, declinando sistematicamente e pragmaticamente le direttive generali elaborate in seno al Comitato scientifico e agli Organi Collegiali.

 

  • AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL’INTERVENTO PROGETTUALE
 

L’intervento progettuale, per ciascuna annualità, si articola di norma secondo tre fasi:

1. Formazione d’aula: Modulo comune a tutti gli alunni, con informazioni generali propedeutici all’attività di stage esterno;

2. Formazione d’aula: Modulo specifico per ogni ambito di formazione, con attività d’aula teoriche presso le sedi esterne;

3. Modulo specifico per ogni ambito di formazione, con stage pratici presso le sedi esterne.

 

  • UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
 

1.     Utilizzo delle Facilities per Avvocati e conoscenza delle principali App nel mondo legale;

2.     studio e utilizzo dei software gestionali dei principali studi professionali e delle aziende;

3.     analisi del modello “PROFESSIONISTI DIGITALI” e del modello “IMPRENDITORI DIGITALI”;

4.     studio e uso dei software nel campo della progettazione tecnologica;

5.     approccio all’INNOVAZIONE SOSTENIBILE;

6.     conoscenza e utilizzo dei software di archiviazione;

7.     conoscenza e utilizzo delle tecnologie sperimentali;

8.     conoscenza e utilizzo deI webinar e degli strumenti di formazione a distanza (e-learning);

9.     utilizzo della modalità smartworking.

 

  • ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE
 

L’accertamento e la certificazione delle competenze sviluppate attraverso i percorsi PCTO può essere acquisita negli scrutini intermedi o finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi.

COMPETENZE DA ACQUISIRE:

 

1. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline;

2. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione;

3. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare;

4. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi;

5. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti;

6. Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui;

7. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni.

 

  • COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO
 Il Liceo Vecchi provvederà, al termine di ciascuna annualità, a comunicare tempestivamente i risultati del progetto secondo il modello della rendicontazione sociale. In particolare la comunicazione avverrà sul sito web della scuola, sugli organi d’informazione locali e mediante un’iniziativa pubblica, aperta a tutta la cittadinanza, durante la quale comunicare i risultati del progetto di alternanza relativo all’annualità appena terminata e informare rispetto agli assi strategici che saranno il fondamento del progetto dell’annualità successiva.